All’ incontro di Firenze sono emersi vari problemi da risolvere con la partecipazione di tutta la RE.TE.
- La riunione dell’ Assemblea, indetta dal presidente aveva come tema la partecipazione della Rete alla vita politica della Regione come lista civica per le prossime votazioni.
- Questa decisione unilaterale ha infastidito alcuni rappresentanti dei comitati in quanto non discussa prima, ma sopratutto contraria allo statuto della Rete stessa.
- Una ipotesi formulata e da valutare è quella di far convivere la Rete dei Comitati come è attualmente con un’ altra Rete nella forma politica di Lista Civica comunque apartitica.
- Questa necessità sorge dal fatto che essendo la Rete fuori dai luoghi di comando ha poche possibilità di essere veramente ascoltata e di incidere sulle decisioni ambientali Regionali.
- In sostanza siamo ascoltati con un sogghigno, facendo finta di assecondare le richieste e poi nel 99% dei casi non se ne fa nulla o ben poco.
- Sono stati portati esempi disastrosi in merito alle problematiche non ascoltate nella zona dell’ Amiata, ormai intossicata, Piombino, cave delle Apuane, la Maremma che è la discarica della Toscana,Scarlino coi gessi rossi tossici ecc.
- Si evidenziano anche casi di conflitti di interessi rimasti irrisolti.
- Una nota positiva si riscontra in Lunigiana ove esiste un buon fermento di giovani che ritornano a dedicarsi all’agricoltura ma ovviamente hanno bisogno di supporto. Importante notare che il terreno montano risulta ormai più fertile di quello in pianura probabilmente perchè non così sfruttato.
- In conclusione a mio avviso occorre una sinergia tra tutti i comitati e probabilmente la via della lista civica può essere l’ unica salvezza.
- Alberto Coppola