AVVISO DI PROCEDURA COMPETITIVA PER LA VENDITA DI AZIENDA
TRIBUNALE DI PISTOIA SEZIONE FALLIMENTARE
FALLIMENTO N. 9/2017 R.F.
GIUDICE DELEGATO: Dott. Sergio Garofalo CURATORE: Dott. Ivo Vannini –
COMITATO DEI CREDITORI: NON COSTITUITO PER INDISPONIBILITA’
PEC PROCEDURA: ptf92017@procedurepec.it
Il sottoscritto Curatore Dott. Ivo Vannini, con studio in Buggiano (PT), Piazza del Popolo n. 3, telefono e fax 0572 1903501 – e-mail: ivo.vannini@gmail.com, evidenziando che sussistono ragioni di urgenza per la messa in sicurezza e la bonifica del sito, avvisa dell’apertura di una procedura competitiva volta all’acquisizione di offerte irrevocabili finalizzate all’acquisto, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, del complesso immobiliare e dei beni costituenti l’azienda di seguito descritta, con oneri specifici a carico dell’acquirente e condizione particolari limitatamente ad alcuni beni:
IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO sito in San Marcello Piteglio (PT), località Tana Termini, via Brennero S.S. 12, km. 65, privo di Autorizzazione Integrata Ambientale.
Complesso immobiliare e relativo impianto progettato per la raccolta, il trattamento meccanico biologico e la valorizzazione di rifiuti, mediante processo di compostaggio di rifiuti speciali non pericolosi provenienti dalla raccolta differenziata, ai fini della produzione di ammendante compostato misto.
L’autorizzazione, oggi revocata, prevedeva una capacità ricettiva di 31.000 tonnellate annue di rifiuti.
L’installazione occupa un’area completamente recintata, con ampio accesso carrabile dalla strada statale che consente agevolmente l’ingresso di mezzi pesanti, sulla quale insiste una struttura su due livelli.
Nel corpo di fabbrica superiore sono ubicati il locale ricezione dei rifiuti e i locali destinati ad uffici e servizi. Nel corpo di fabbrica inferiore sono invece ubicate 12 celle di biostabilizzazione (strutture chiuse in cemento armato, a base rettangolare), i locali tecnici relativi all’impianto di areazione, nonché un locale destinato ad officina.
In entrambi i piani sono dislocati i macchinari e le attrezzature per il trattamento dei rifiuti.
Sono inoltre presenti due piazzali esterni scoperti e pavimentati, con sistemi di raccolta delle acque meteoriche di dilavamento, utilizzati per lo stoccaggio del prodotto finito.
In altra area esterna, adiacente al fabbricato, è presente un impianto di trattamento delle arie esauste (biofiltro).
Le restanti aree esterne sono destinate a viabilità o pavimentate con superficie permeabile.
Il compendio immobiliare e gli altri beni verranno venduti a corpo e non a misura, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, con esclusione di qualsiasi garanzia da parte del cedente, con successiva verifica ed eventuale adeguamento delle attrezzature di lavoro e degli impianti – a cura e spese dell’acquirente – alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza sul lavoro, nonché con espresso esonero da qualsiasi responsabilità in ordine alle procedure di corretto smaltimento dei rifiuti presenti all’interno dell’impianto e/o di eventuale necessità di bonifica del sito.
Trattandosi di vendita forzata non trovano applicazione le norme concernenti la garanzia per vizi o mancanza di qualità, né potrà essere revocata per alcun motivo.
Conseguentemente, l’esistenza di eventuali vizi, anche se occulti o non evidenziati nelle perizie, la mancanza di qualità o la difformità della cosa venduta, gli oneri di qualsiasi genere ivi compresi, ad esempio, quelli urbanistici ovvero derivanti da violazioni delle normativa urbanistico-edilizia, non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo, essendosi di ciò tenuto conto nella valutazione dei beni e nella determinazione del prezzo base.
In particolare, il mancato rilascio di qualsiasi autorizzazione, amministrativa o meno, per l’esercizio di qualsiasi attività, non potrà dar luogo ad alcuna pretesa in capo all’aggiudicatario.
Gli immobili ed i beni facenti parte dell’azienda saranno venduti liberi da iscrizioni ipotecarie, privilegi speciali e da trascrizioni pregiudizievoli in genere, cancellate a cura e spese della procedura nei tempi e nei modi di legge o in uso presso il Tribunale di Pistoia.
Stato dell’impianto.
L’Autorizzazione Integrata Ambientale, rilasciata dalla Provincia di Pistoia con ordinanza n. 818 del 04/06/2015 (atto suap 3177 del 05/05/2015), è stata revocata con decreto della Regione Toscana – DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA – SETTORE BONIFICHE, AUTORIZZAZIONI RIFIUTI ED ENERGETICHE n. 7373 del 30/05/2017.
Il decreto di revoca è stato oggetto di impugnazione da parte della curatela (TAR Toscana, Sez. II, r.g. 1102/2017, in attesa di fissazione udienza).
Poiché la produzione è di fatto cessata dalla metà del 2016 il fabbricato, gli impianti e le attrezzature necessitano di interventi di manutenzione straordinaria e, anche per l’assenza di energia elettrica, di verifiche di conformità alla normativa in materia di sicurezza sul lavoro.
Si precisa che nel maggio-giugno 2017 si sono verificati fenomeni di autocombustione all’interno di due delle celle di biostabilizzazione che, apparentemente, non hanno comportato danni evidenti alla struttura e agli impianti.
All’interno delle biocelle e in parte sui due piazzali esterni è presente una rilevante quantità di materiali qualificabili come ammendante compostato misto, anche fuori specifica e comunque da sottoporre ad analisi, o come sovvallo (scarti di lavorazione).
All’interno dell’area scoperta destinata a biofiltro, di circa 544 mq., è presente un ingente quantitativo di materiale legnoso.
Il compendio fallimentare posto in vendita è costituito dall’azienda in unico lotto e quindi da beni immobili, impianti e beni mobili, con specifica assunzione di impegno eoneri da parte dell’aggiudicatario e con condizione particolare di vendita limitatamentead alcuni beni, come di seguito rappresentato.
L’acquirente, ferma restando la tutela degli interessi della curatela e della massa dei creditori, avrà ogni diritto in ordine alla controversia relativa alla revoca dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, al momento pendente davanti al TAR.
A- Beni immobili.
Tra i beni immobili facenti parte del compendio posto in vendita rientrano il fabbricato e l’area relativa all’impianto di compostaggio, nonché due appezzamenti di terreno agricolo, di cui uno adiacente all’area recintata, da considerare comunque connessi ed inerenti all’impianto anche per la presenza di materiale legnoso utilizzabile nel processo produttivo.
I beni immobili sono meglio descritti nella perizia agli atti, redatta dal Geom. Leonardo Dadà, a cui si rinvia integralmente per i dettagli.
Il perito ha rappresentato i beni immobili facenti parte del compendio aziendale come segue:
FABBRICATO INDUSTRIALE UBICATO A SAN MARCELLO PITEGLIO (PT) – LOCALITÀ PIAN DI TERMINE, STRADA STATALE N. 12 DEL BRENNERO SNC., PIANO S1 – T (rif. BENE N° 3)
Si tratta della piena proprietà della quota di 1/1 sopra un complesso industriale di compostaggiocon area scoperta pertinenziale e appezzamenti di terreno ad esso circostanti.
L’area, compresa tra il torrente Lima e la strada statale n. 12 dell’Abetone e del Brennero, è ubicata in prossimità del confine territoriale del Comune di Bagni di Lucca (LU) in località Pian di Termine.
La viabilità che si sviluppa dalla strada Statale del Brennero e che collega con l’ingresso al complesso industriale insiste, in parte, su proprietà di terzi, **** Omissis ****.
La struttura insiste su di un lotto della superficie complessiva di circa mq. 18.855 (particella 164) ela superficie coperta è di circa mq. 3.200.
Il fabbricato è realizzato su due livelli con un piano fuori terra, destinato ad uffici, servizi, recezione e vaglio dei rifiuti di circa mq. 670, un’area scoperta destinata a biofiltro e due zone di deposito (piazzali) rispettivamente di circa mq. 580 e circa mq. 1.500 ed un piano seminterrato di circa mq.2.800, dove sono presenti i biotunnel ed i locali tecnici di circa mq. 580 (pT/pS).
Le aree pertinenziali, destinate a viabilità, spazio di manovra e verde, misurano complessivamente circa mq. 15.655.
I locali di lavorazione “biocelle”, sono 12 e la superficie totale supera i mq. 1.000. Si tratta di parallelepipedi di circa mt. 30 x 5 con altezza di circa 6 m, all’interno dei quali il materiale è costituito da una miscela di frazione umida dei residui urbani e una percentuale che massimo può arrivare al 15 % di verde.
Alla base delle biocelle è presente un sistema di insufflaggio dell’aria necessaria per accelerare il processo di ossidazione e per portare tale processo in maniera il più possibile omogenea su tutta la massa di rsu. In pratica si tratta di una platea in c.a. con forature di ventilazioni di circa 30/40 mm con sottostanti canali che conducono l’aria spinta da ventilanti poste nei locali tecnici, tergali rispetto alle celle. In alto ci sono le riprese dell’aria che poi viene condotta al biofiltro esterno per l’abbattimento degli odori.
Nella sommità le biocelle hanno un sistema di umidificazione con getti di acqua frazionata (quasi una nebulizzazione), per mantenere la corretta e necessaria umidità durante l’ossidazione. La struttura si completa con due locali tecnici speculari rispetto al corridoio di manovra con dimensioni di circa mt. 35×3,60 e 35×5 dove sono presenti le ventilanti per immissione e aspirazione aria con tutto il sistema di canalizzazione per la distribuzione dell’aria interna alle celle.
Altri due piccoli locali tecnici sono posti nella zona nord/est del fabbricato, contigui con misure complessive di circa mt. 12,5×5,5. Questi locali sono destinati a piccola officina di riparazione.
Omissis … due piazzali esterni. Uno attiguo al locale recezione e di circa mq. 540 ed uno nella zona ovest dopo il biofiltro di circa mq. 960. I piazzali sono a cielo libero, con parete laterale per la protezione dal vento.
La struttura è completamente realizzata in calcestruzzo armato con il piano interrato a setti portanti e pilastri, il piano fuori terra a pilastri. I solai del piano terra sono in parte di tipo RAP ed in parte a soletta piena. Sono stati calcolati, salvo verifica, per sostenere grandi carichi soprattutto nelle zone dove sono previsti il carico e lo stazionamento dei TIR. La copertura è formata da travi in cemento armato e pannelli.
L’unità immobiliare è sprovvista dell’attestato di prestazione energetica; considerando le caratteristiche che la contraddistinguono si presume che la stessa ricada in classe energetica G.
L’unità non è provvista di conforme impianto antincendio.
L’attività si suddivide nei seguenti locali: Al piano terra: – Ricezione, vagliatura e vaglio finale; – Locali spogliatoi e servizi igienici; – Locali uffici; – Cabina di trasformazione. Al piano seminterrato:
– Corridoio di manovra, triturazione; – Biotunnel 1° fase 160 mq x n.6; – Biotunnel 2° fase 135 mq x n.6; – Locale tecnico 1° fase; – Locale tecnico 2° fase; – Officina.
Tutto il perimetro è recintato con un piccolo muretto di base con pali in ferro e rete a maglia sciolta.
L’area pertinenziale risulta per buona parte destinata a piazzale di deposito ed area di carico/scarico e presenta finitura in battuto di cemento.
La parte residua costituisce la viabilità di servizio e presenta finitura in conglomerato bituminoso salvo una parte marginale destinata a verde.
TERRENO UBICATO A SAN MARCELLO PITEGLIO (PT) – STRADA STATALE N. 12 DEL BRENNERO (rif. BENE N° 2)
Trattasi della piena proprietà della quota di 1/1 (un primo) sopra vari appezzamenti di terreno agricolo con copertura prevalentemente boschiva, della superficie complessiva di circa mq. 18.318, ubicati in località Pian di Termine.
I terreni, posizionati a circa m.350 s.l.m., presentano copertura boschiva in media pendenza. Il soprassuolo è costituito da essenze di robinia mista a castagno con età di circa anni 40. Gli appezzamenti sono interposti tra il torrente Lima e la Strada Statale n. 12, serviti da un braccio di strada secondaria. La destinazione urbanistica prevede zone agricole – E1 come riportato nell’allegato certificato di destinazione urbanistica. Il terreno è sottoposto ai vincoli territoriali idrogeologico e paesaggistico ed inoltre, in parte, ricade in fascia di rispetto stradale.
TERRENO UBICATO A SAN MARCELLO PITEGLIO (PT) – STRADA STATALE N. 12 DEL BRENNERO (rif. BENE N° 1)
Trattasi della piena proprietà della quota di 1/1 (un primo) sopra un terreno agricolo con copertura boschiva, della superficie di circa mq. 4.140, posto in prossimità dell’abitato della frazione di Popiglio, località Il Forrione.
Il terreno, posizionato a circa m.530 s.l.m., presenta copertura boschiva in forte pendenza. Il soprassuolo è costituito da essenze di robinia mista a castagno con età di circa anni 40. La destinazione urbanistica prevede zone agricole – E1 come riportato nell’allegato certificato di destinazione urbanistica. Il terreno è sottoposto ai vincoli territoriali idrogeologico e paesaggistico ed inoltre ricade in fascia di rispetto stradale.
B- Impianti e beni mobili.
Tra i beni facenti parte dell’azienda figurano il sistema di pesatura posto all’ingresso dell’impianto, impianto di areazione delle biocelle, trituratore, vagli meccanici, pale gommate, motospazzatrice, trattore stradale e autocarro in parte danneggiati, nonché attrezzature di varia natura, mobili e arredi anche da ufficio.
L’azienda, si ribadisce, priva di Autorizzazione Integrata Ambientale, comprende tutte le attività meglio descritte nella perizia agli atti e successiva integrazione, redatta dall’Ing. Benedetto Biagini.
Beni che necessitano di manutenzione e/o di verifiche di sicurezza.
Fermo restando che tutti i beni, immobili e mobili, sono posti in vendita nel loro insieme e saranno aggiudicati quale lotto unico, si evidenzia che alcuni beni mobili, prima di essere messi in uso, necessitano di manutenzione straordinaria e/o di verifiche per il rispetto della normativa in materia di salute e di sicurezza sul lavoro.
Trattasi dei seguenti beni, con i riferimenti inventariali, la cui consegna è sottoposta a condizione particolare e che allo stato non vengono trasferiti come attrezzature da lavoro:DOPPSTADT – Trituratore monoalbero, mod. DW 2560 E, 46 Locale produzione matr. 011, anno 2010 KOMATSU – Pala meccanica gommata, mod. WA320-5H, 47 Locale produzione matr. H50370, anno 2005, targa AB C258 LIEBHERR – Pala meccanica gommata, mod. L528, matr. 48 Locale produzione VATZ0660CZB019321, anno 2008 DOPPSTADT – Vaglio, mod. SM 718 PROFI, matr. 043, telaio 49 Locale produzione W09719218Y2D07132, anno 2000 73 Locale maturazione DOPPSTADT – Vaglio, mod. SM 718 F, matr. 01X, anno 2004 LIEBHERR – Pala meccanica gommata, mod. L538, telaio 74 Piazzali VATZ0432LZB014568, anno 2006
C- Passività.
Non fanno parte del compendio oggetto di cessione i debiti facenti capo all’azienda fallita.
D- Oneri ed impegni a carico dell’acquirente.
Saranno a carico dell’acquirente gli oneri e le spese, allo stato non esattamente quantificabili, per lo smaltimento a norma di legge nel termine di 6 (sei) mesi dall’atto notarile, salvo proroga a seguito di richiesta motivata da inoltrare agli Enti competenti in materia di protezione ambientale, dell’ammendante compostato misto, degli scarti di lavorazione e di ogni altro materiale presente all’interno e all’esterno dell’impianto qualificabile come rifiuto, anche al momento non individuato, nonché le spese necessarie per la bonifica del sito che si rendesse necessaria su disposizione delle autorità competenti, per la diversa utilizzazione o meno del complesso immobiliare.
Materiali da smaltire.
Si evidenzia che i materiali presenti all’interno dell’impianto, da considerare rifiuto salvo diversa valutazione all’esito di analisi specifiche, non sono stati oggetto di perizia e la situazione di seguito rappresentata è quella risultante dalla documentazione contabile e dalle relazioni redatte per conto della società fallita prima della dichiarazione di fallimento.
MATERIALE QUANTITA’ (ton)
Ammendante compostato misto 750
Compost fuori specifica riprocessabile 750
Compost fuori specifica -rifiuto CER 19.05.03 750
Sovvallo – rifiuto CER 19.12.12 2.500
Totale 4.750
Si precisa che il comune di San Marcello Piteglio, considerato che la curatela non dispone di liquidità, su impulso e previo coordinamento con la Regione Toscana – Settore Bonifiche e Autorizzazioni rifiuti – ha effettuato vari interventi di monitoraggio e svuotamento delle vasche di raccolta del percolato e delle acque di dilavamento. Allo stato, risulta in via di definizione l’iter procedurale necessario per dare inizio allo smaltimento di una parte del materiale.
Tuttavia, al momento della richiesta di pubblicazione del presente avviso i materiali e i rifiuti da smaltire restano quelli quantificati sommariamente in 4.750 tonnellate complessive, oltre al materiale legnoso contenuto nella struttura del biofiltro (volume letto filtrante rilevabile dall’A.I.A. revocata: 544 mq x 1,60 mt = 870 mc) e ai liquidi che residuano nelle vasche di raccolta del percolato e delle acque di dilavamento.
L’acquirente non avrà diritto ad alcuna riduzione del prezzo o risarcimento laddove i quantitativi suddetti dovessero risultare superiori e/o diversamente distribuiti o qualificati, nonché laddove venissero riscontrate ulteriori e diverse tipologia di rifiuto, anche pericoloso. Allo stesso modo, non sorgerà alcun diritto in capo all’aggiudicatario nel caso in cui, a seguito di diversa determinazione degli Enti preposti, di eventi non prevedibili e di cause di altra natura, l’attività sostitutiva di messa in sicurezza e ripristino del sito da parte del Comune non fosse ancora iniziata alla data dell’atto notarile.
E- Condizione particolare della vendita.
Oltre alle varie condizioni di vendita, si precisa la seguente condizione particolare, che deve intendersi espressamente e tacitamente accettata dagli offerenti:
limitatamente ai macchinari e agli altri beni assoggettati alla specifica normativa in materia di salute e di sicurezza sul lavoro prima individuati (v. punto B), e salvo altri che allo stato non vengono trasferiti come attrezzature da lavoro, pur essendo presi in consegna dall’acquirente con la stipula dell’atto notarile, la possibilità di utilizzazione e/o di commercializzazione deve intendersi condizionata alla consegna alla procedura di una perizia asseverata ovvero di un’attestazione di avvenuta messa a norma e, laddove mancante, di acquisizione della relativa documentazione, nel termine di 6 (sei) mesi dall’atto notarile.
In alternativa, nello stesso termine, potrà essere consegnata alla procedura la documentazione attestante la rottamazione a norma di legge di uno o più beni o il loro affidamento a soggetti specializzati nel ricondizionamento e messa a norma, con relativo impegno.
La correttezza dell’adempimento potrà essere verificata dal tecnico incaricato dalla procedura.
Per le eventuali inosservanze nel termine suddetto, salvo proroga a seguito di richiesta motivata, la curatela si riserva il diritto di avvisare le competenti autorità e gli Enti preposti al controllo, oltre ad ogni azione risarcitoria. In nessun caso l’aggiudicatario potrà chiedere l’annullamento della vendita, né la riduzione del prezzo.
La curatela si riserva altresì il diritto di modificare e/o integrare tale condizione in sede di stipula dell’atto notarile.
PREZZO DI VENDITA
Il prezzo base di vendita del complesso immobiliare e degli altri beni costituenti l’azienda è di€ 700.000,00 (settecentomila/00), tenuto conto della mancanza di autorizzazione all’esercizio dell’attività, dello stato di conservazione dei beni e delle spese necessarie per il loro adeguamento, nonché dell’impegno allo smaltimento dei materiali e dei rifiuti e delle relative spese sommariamente quantificate.
MODALITA’ DELLA VENDITA.
Gli interessati dovranno far pervenire le offerte incondizionate ed irrevocabili di acquisto presso lo studio del Curatore entro e non oltre le ore 12:00 di mercoledì 18 aprile 2018.
Le offerte, in regola con l’imposta di bollo (attualmente da 16,00 euro) e valide per tutto il lotto, dovranno essere inserite in busta chiusa, recante esclusivamente la dicitura “OFFERTA PER ACQUISTO AZIENDA FALL N. 9/2017”, sottoscritta sui lembi di chiusura.
All’interno della busta, a pena di esclusione, dovranno essere presenti i seguenti documenti, con impegno a produrre la documentazione in originale nel caso di aggiudicazione definitiva:
copia del documento di identità e del codice fiscale del firmatario;
se il soggetto offerente è una società o persona giuridica certificato, visura camerale, procura o atto di nomina relativa ai poteri dell’offerente;
se l’offerta è formulata da più persone o se il partecipante alla gara è un professionista delegato dall’offerente, copia della procura rilasciata per atto pubblico o scrittura privata autenticata in favore del soggetto che effettua l’offerta e che ha l’esclusiva
facoltà di formulare eventuali offerte in aumento;
indirizzo di posta elettronica certificata al quale ricevere le comunicazioni;
eventuale recapito di telefonia fissa e/o mobile per ricevere le comunicazioni urgenti;
coordinate del conto corrente bancario – IBAN, intrattenuto con istituto di credito sul territorio nazionale, sul quale sono stati addebitati gli assegni circolari oggetto del deposito cauzionale;
documentazione o autocertificazione relativa alla normativa antimafia;
dichiarazione sottoscritta contenente l’espressa e testuale dicitura di “impegno ad assumere a proprio onere, carico e spese, direttamente o mediante ditte specializzate, l’attività di movimentazione, trasporto in altro impianto o discarica e smaltimento a norma di legge di tutti i materiali – ammendante compostato, sovvallo, legname ed ogni altro rifiuto, pericoloso o meno – che si troveranno all’interno e all’esterno dell’impianto di compostaggio alla data di perfezionamento della vendita, sollevando e manlevando la curatela da qualsiasi onere, costo e responsabilità al riguardo nel termine di 6 (sei) mesi dall’atto notarile”;
dichiarazione sottoscritta contenente l’espressa e testuale dicitura “con riferimento ai macchinari e alle attrezzature assoggettate alla specifica normativa sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro, impegno a consegnare al curatore, prima della messa in uso e comunque nel termine di 6 (sei) mesi dall’atto notarile, perizia asseverata ovvero attestazione di avvenuta messa a norma o, in alternativa, copia di apposita certificazione di rottamazione o di affidamento a soggetto ricondizionatore specializzato”;
consenso al trattamento dei dati personali, mediante indicazione anche in calce all’offerta, che viene prestata autorizzazione ai sensi del D.Lgs. 196/2003 e successive modifiche;
espressa dichiarazione di aver preso visione dell’avviso di vendita, delle perizie di stima e degli altri documenti forniti previa sottoscrizione di impegno alla riservatezza;
assegni circolari non trasferibili intestati a “Fallimento n. 9/2017 R.F.” di importo corrispondente al 10% del prezzo offerto, a titolo di deposito cauzionale.
NON SONO AMMESSE, A PENA DI ESCLUSIONE, OFFERTE PER PERSONE O SOGGETTI GIURIDICI DA NOMINARE.
Scelta del contraente.
L’apertura delle buste e l’esame delle offerte formulate avrà luogo presso lo studio del Curatore il giorno successivo, giovedì 19 aprile 2018, alle ore 12:00, anche in assenza degli offerenti.
In presenza di più offerte, ritenute regolari ad insindacabile giudizio del Curatore, potrà essere disposta una gara immediata, con prezzo base pari alla migliore offerta pervenuta, rilancio minimo pari al 2% arrotondato per difetto alle 500,00 euro inferiori e/o con diverse o altre modalità che verranno contestualmente determinate e verbalizzate.
Il Curatore, in presenza di una sola offerta o all’esito della gara competitiva, fatta salva la previsione di cui all’art. 107, quarto comma, Legge Fallimentare, provvederà al deposito della documentazione relativa alla vendita, ai sensi del quinto comma del medesimo articolo.
Trascorso il termine di 10 (dieci) giorni dal deposito suddetto, previsto dall’art. 108, primo comma, Legge Fallimentare, l’aggiudicazione diverrà definitiva e da tale data decorreranno 30 (trenta) giorni per la stipula dell’atto notarile.
Gli assegni circolari consegnati o comunque le somme versate a titolo di cauzione dagli offerenti non aggiudicatari che non rinunceranno espressamente e definitivamente alla gara saranno restituite entro 2 (due) giorni dall’aggiudicazione definitiva.
L’atto di vendita, ai sensi dell’art. 2556 c.c., dovrà essere stipulato nel termine suddetto a rogito del notaio che verrà designato di comune accordo tra il Curatore e l’aggiudicatario.
Il prezzo dovrà essere versato integralmente prima della stipula dell’atto di vendita, spese e oneri fiscali (secondo le norme vigenti a tale data) a carico dell’acquirente.
Ciascun interessato potrà rivolgersi al Curatore e, previa dichiarazione di riservatezza, potrà ricevere ulteriori chiarimenti, prendere visione delle relazioni di stima e di ogni altro documento ritenuto utile ad insindacabile giudizio del Curatore, nonché visionare (per quanto possibile, per ovvie ragioni di sicurezza) i beni immobili, l’impianto e le attrezzature facenti parte del compendio aziendale.
Il Curatore si riserva la possibilità di valutare eventuali proposte in merito alla classificazione e caratterizzazione dei materiali e dei rifiuti da smaltire, da effettuarsi a cura e spese dell’interessato, in condizioni di sicurezza garantite dai soggetti preposti e con onere di rendere noti immediatamente i risultati alla procedura, divulgabili a terzi. Gli Organi della procedura si riservano ogni conseguente facoltà in ordine alla sospensione della vendita.
Del presente avviso di vendita verrà effettuata la seguente pubblicità:
– pubblicazione dell’avviso, unitamente alle perizie e all’elenco dei beni mobili, sul portale delle vendite pubbliche del Ministero della Giustizia, sul sito internet
http://www.astegiudiziarie.it e sul sito web del Tribunale http://www.tribunale.pistoia.it;
– invio dell’avviso a tutti coloro che hanno manifestato interesse per l’impianto;
– invio dell’avviso ad associazioni e soggetti, individuati anche sul web, che esercitano attività similari o comunque operano nel settore del recupero, trasformazione e valorizzazione dei rifiuti.
Pistoia, lì 19 febbraio 2018.
IL CURATORE – Dott. Ivo Vannini